In occasione della Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day), che si celebra il 14 marzo, Dalfilo ha condotto insieme a Serenis un’indagine sulle abitudini del sonno degli italiani, che ha visto la partecipazione di oltre 2000 persone. Questa ricorrenza è molto cara alla start up bergamasca, da sempre sensibile per sua propria natura all’importanza di un riposo di qualità.
Il ruolo di un sonno di qualità per il benessere psicofisico
Il sonno è la chiave di volta per il nostro equilibrio psicofisico, andando ben oltre il semplice atto di ricaricare le energie. La sua qualità e continuità sono determinanti: un riposo profondo non solo favorisce il recupero fisico, ma regola anche l'umore, migliora la capacità di concentrazione, rafforza il sistema immunitario e contribuisce alla corretta regolazione ormonale. Al contrario, un sonno frammentato o insufficiente può innescare una serie di effetti negativi, come stress, irritabilità, indebolimento delle difese immunitarie e compromissione delle funzioni cognitive. In definitiva, la vera importanza del sonno risiede nella sua capacità rigenerativa, che va ben oltre il mero numero di ore trascorse a dormire.
Ambiente, cattiva alimentazione, stress e schermi: ecco i nemici di un sonno riposante
La qualità del sonno, intesa sia in termini di durata che di profondità, può essere messa a rischio da numerosi fattori. In primis, l'ambiente in cui si dorme gioca un ruolo fondamentale: condizioni di luce inadeguata o temperature non ottimali possono compromettere il riposo. A queste condizioni si aggiungono le abitudini alimentari errate, come il consumo di pasti pesanti o bevande contenenti caffeina prima di coricarsi, che incidono negativamente sulla qualità del sonno. Un ulteriore elemento critico è rappresentato dal forte stress, che unito a ansia e preoccupazioni, può rendere particolarmente difficile il processo di addormentamento, creando un circolo vizioso di sonno disturbato. Infine, l'uso di dispositivi elettronici nel letto prima di addormentarsi, poiché l'esposizione alla luce blu interferisce notevolmente con il ritmo circadiano.
Allarme social: come il digital interferisce su sonno e umore
I dati raccolti evidenziano come il mondo digitale possa interferire in maniera significativa con il riposo notturno. In particolare, l'utilizzo di smartphone, tablet e computer nelle ore serali espone l'organismo alla luce blu, responsabile di una diminuzione della produzione di melatonina, l'ormone chiave per la regolazione del ciclo sonno-veglia. Questo fenomeno non solo rende più difficile addormentarsi, ma compromette anche la qualità complessiva del sonno.
Parallelamente, l'interazione con contenuti stimolanti sui social media nelle ore precedenti il riposo ostacola il naturale processo di rilassamento. A conferma di ciò, l'indagine ha rivelato che il 46,4% degli intervistati consulta notifiche e social media al risveglio, mentre il 43,1% lo fa immediatamente prima di coricarsi.
Un’esposizione costante agli schermi non incide solamente sul sonno, ma ha ripercussioni sul benessere generale, sottolineando l'importanza di bilanciare l'uso della tecnologia con abitudini che promuovano un riposo rigenerante e un equilibrio psicofisico ottimale.
A questo proposito, la Dott.ssa Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo comportamentale e Direttrice della formazione e dello sviluppo in Serenis, spiega che:
“L’esposizione agli schermi nelle ore serali può frammentare il sonno e incidere sul benessere emotivo al risveglio. Tuttavia, non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di imparare a gestirla in modo consapevole per favorire un riposo rigenerante.”
7 intervistati su 10 prediligono buio e silenzio. I consigli per un riposo ottimale
I dati raccolti da Serenis e Dalfilo evidenziano come sia fondamentale rivedere le proprie abitudini digitali per migliorare il riposo: ridurre il tempo trascorso sui social media, sia prima di coricarsi che subito dopo il risveglio, può incidere positivamente sulla qualità del sonno e, di conseguenza, sul benessere psicofisico. Un uso consapevole della tecnologia diventa così un vero e proprio atto di amore e di cura verso se stessi.
Parallelamente, la creazione di un ambiente di riposo ottimale è altrettanto determinante. Condizioni ambientali favorevoli – come una temperatura adeguata, un isolamento acustico efficace e un’illuminazione ben regolata – sono indispensabili per garantire un sonno rigenerante. È interessante notare che il 73,7% degli intervistati predilige dormire in ambienti bui e silenziosi, segno di una crescente consapevolezza sull'importanza di un riposo di qualità.
La tecnologia non è solo una minaccia, ma può trasformarsi in una preziosa alleata. Le app per la meditazione o l’utilizzo di suoni rilassanti, adottati dal 10,3% degli intervistati – ad esempio, attraverso musica soft o rumore bianco – possono favorire il rilassamento e contribuire a un migliore addormentamento.
Infine, la scelta di materiali di alta qualità per lenzuola, federe e coperte gioca un ruolo chiave nel comfort notturno. Come spiega Francesca Bionda, Product Developer e Textile Designer di Dalfilo:
“per un riposo rigenerante, è essenziale che la pelle entri in contatto con fibre naturali, come il cotone. Un altro aspetto cruciale per migliorare la qualità del sonno è la scelta di tessuti traspiranti, che favoriscono una migliore circolazione dell’aria, limitando l’accumulo di umidità e riducendo la sudorazione. Tra questi, il cotone spicca per le sue eccellenti proprietà. A seconda della lavorazione, può assumere caratteristiche differenti: il raso, con la sua superficie liscia e setosa, è perfetto per le notti estive e per chi ha la pelle sensibile, mentre il percalle, versatile e leggero, garantisce traspirabilità, termoregolazione e un comfort ideale in ogni stagione”.
FONTI:
Neuroscienze.net. (2024, November 27). Tecnologia e insonnia: come smartphone e tablet influiscono sul sonno. https://www.neuroscienze.net/tecnologia-insonnia-smartphone-sonno/